Grande fermento tra i personaggi pubblici che si schierano a difesa della vera pizza napoletana; la preparazione Made in Italy più diffusa nel mondo che troppo spesso si rivela solo una riproduzione mediocre ed indigesta della verace
Il
famoso chef Bruno Barbieri, divenuto popolare grazie al suo ruolo di giudice
nel programma Masterchef, intervistato recentemente durante una serata a
quattro mani con Franco Pepe, ha affermato che parlare di tipologie diverse di
pizze come quella gourmet o l'americana o altre rivisitazioni moderne, non è
esatto poiché l'unica vera pizza degna di questo nome è quella nata a Napoli.
Questa infatti, sia per le tecniche precise di lavorazioni che per la scelta delle materie prime, è l'unica che può competere con i migliori piatti dell'alta cucina in quanto ha tutte le caratteristiche, tra cui leggerezza e digeribilità, che la rendono una preparazione perfettamente equilibrata sotto ogni profilo.
Esattamente dello stesso parere il genio della fotografia
Oliviero Toscani, il quale durante una serata con il pizzaiolo Gianfranco
Iervolino, ha invitato i napoletani a chiedere ufficialmente che il nome
"pizza" venga usato ad uso esclusivo di tutte le preparazioni che
possono fornire la certificazione di "verace pizza napoletana" in
quanto, le caratteristiche fisiche ed organolettiche della ricetta tradizionale,
sono ben precise e la loro riconoscibilità
è l'unica garanzia per poter mangiare
una preparazione tipica unica al mondo.
D'altro canto sulla stessa lunghezza
d'onda anche lo scrittore intellettuale francese Jean-Noël Schifano,
profondo conoscitore della cultura partenopea, il quale ha asserito che "i
veri difensori della cultura partenopea
sono proprio i pizzaioli che da 150 anni difendono, a livello internazionale,
le tradizioni, la genialità e l'immagine di un popolo unico".