𝗗: 𝗖𝗼𝗻 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝘀𝗽𝗶𝗿𝗶𝘁𝗼 𝘃𝗶 𝘀𝗶𝗲𝘁𝗲 𝗮𝘃𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮𝘁𝗶 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗶𝘇𝘇𝗮 𝗡𝗮𝗽𝗼𝗹𝗲𝘁𝗮𝗻𝗮 𝗲 𝗮𝗹𝗹'𝗔𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲?
La nostra politica aziendale è stata sempre vocata all'alta qualità del prodotto ed in tal senso abbiamo sempre operato.
Gli 80 anni di storia aziendale ci hanno insegnato, di generazione in generazione, che un approccio rigoroso verso l'alta qualità del prodotto premia sempre.
Partendo da questi presupposti abbiamo trovato grandi affinità con l'AVPN che rappresenta l'Associazione a tutela di un marchio, di un prodotto secolare, di una modalità di preparazione e di uno stile di lavorazione codificato. In una parola la qualità.
𝗗: 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝘃𝗲𝗱𝗲𝘁𝗲 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗣𝗶𝘇𝘇𝗮 𝗡𝗮𝗽𝗼𝗹𝗲𝘁𝗮𝗻𝗮 𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲𝘁𝗲 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗰𝗰𝗶𝗮𝗿𝗹𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗮?
La ripresa, nella quale crediamo fermamente, sarà rapida e, come è sempre storicamente, prodromica di un periodo di grande crescita economica e prosperità.
Sicuramente servirà rimboccarsi le maniche e lavorare sodo e bene, facendo scelte anche di carattere tecnologico.
La pizza napoletana che si fonda prevalentemente sull'uso della legna, ove non è vietata, vivrà ulteriore giovinezza proprio grazie a queste limitazioni che la renderanno ancor di più un prodotto unico nel suo genere.
𝗗: 𝗤𝘂𝗮𝗹 𝗲̀ 𝗶𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗱𝗼𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗼𝘀𝘀𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗣𝗶𝘇𝘇𝗮 𝗲 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝘃𝗼𝐢 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́?
Il prodotto Top di gamma è sicuramente il “quadrotto” inscatolato che molti hanno anche cercato di replicare senza successo sia nella qualità che nel prezzo.
Si tratta di un listello di legno 6x5x50 cm allineato in scatola, segato meccanicamente con seghe a nastro lubrificate ad acqua e non ad olio per garantirne l'atossicità.
Il legno è di sola provenienza italiana, da bosco ceduo autorizzato dallo Stato e tagliato sotto controllo delle autorità preposte, Viaggia su gomma e non su acqua come avviene per molto prodotto estero. Viene segato di lungo e messo a stagionare con interspazi (stagionatura alare) per un periodo variabile tra i 9 e i 12 mesi. Successivamente viene segato in listelli e inscatolato.
Il prodotto si può avere anche non inscatolato ma la scatola, che è prevalentemente sempre più scelta dai professionisti del settore, oltre a garantire praticità di spostamento e di stoccaggio risponde sempre più ad esigenze di igiene e pulizia dei locali. Abbiamo allo studio una scatola “Golden” che dovrebbe contemperare le doppie esigenze di fiamma e brace di molti professionisti che lavorano con la legna.
𝗗: 𝗜𝗻 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗮𝗲𝘀𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝗶𝘁𝗶 𝗶 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗱𝗼𝘁𝘁𝗶 𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗶 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗶 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗶 𝗮𝗶 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶 𝘃𝗶 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗲 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗰𝗰𝗶𝗮𝗻𝗱𝗼?
Attualmente copriamo quasi tutte le aree dell'Italia e siamo partner di alcune catene in Giappone dove inviamo alcuni container ogni mese. Abbiamo da poco intrapreso una serie di forniture in Spagna e abbiamo buoni contatti con il mercato britannico al quale ci stiamo approcciando.
𝐃: 𝐂𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝘃𝗶 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐢𝐳𝐳𝐞𝐫𝐢𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐟𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐬𝐢̀ 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞?
Uno su tutti di mantenere la calma. Sangue freddo e nervi d'acciaio. Quello che seguirà sarà solo ripresa e prosperità.
Ovviamente sarà necessario investire in tecnologia e strategie di mercato e farlo in maniera rapida.