Dove vince la tradizione
Antipasti, primo e secondo: alcuni piatti tipici di cinque regioni a confronto e votati dagli stessi abitanti. Affiorano sorprese e conferme nel sondaggio svolto da "salute" de "la Repubblica"

Cosa amano mangiare per antipasto, come primo e secondo, i siciliani? E i lombardi? Per scoprirlo Salute ha commissionato a Format una ricerca "sui piatti regionali tipici" di Sicilia, Campania, Lazio, Emilia Romagna e Lombardia. Agli intervistati è stato chiesto di esprimersi sui piatti preferiti della loro regione. Il risultato è che gli italiani - in linea di massima - amano molto le pietanze locali e conservano il gusto della tradizione. Smentendo così quel che comunemente si crede: e cioè che le mode alimentari globali uccidono la cultura del territorio di appartenenza.
E non manca neppure qualche atteggiamento perfino "snobistico". Un esempio? Tra i piatti più indicati dai lombardi, svettano i "nervetti in insalata" (42,6 per cento), quasi sconosciuti nel resto del Paese, mentre è più nota la "piadina romagnola" segnalata dal 50,3 per cento degli intervistati della Regione. Sempre tra gli antipasti, i siciliani mettono al primo posto l'arancino (39,7%), preferito dagli uomini sotto i 34 anni, seguito dalla "caponata di verdure", 31,9 %, amata da uomini e donne tra 25 e 54 anni.
I campani fanno volare la "mozzarella in carrozza" (60,9%), mentre nel Lazio se la battono "prosciutto e melone" (40 per cento), più scelto dalle donne, soprattutto over 35, e la "bruschetta" (39,6%) apprezzata da sette giovani ogni dieci.
Proseguendo il pasto, spiccano tra i primi, gli "spaghetti alle vongole" scelti dal 40,3% dei campani, seguiti dai "tortellini in brodo" segnalati dal 34,15% (uomini soprattutto) in Emilia-Romagna (le donne preferiscono le lasagne, indicate dal 21,35% del campione). Anche il "risotto alla milanese" ha un alto indice di gradimento (33,5%), in particolare tra le donne; subito dopo troviamo i "pizzoccheri" (26,5%).
In Sicilia vince la "pasta alla norma" (26,2%) preferita dai maschi (giovani e giovanissimi), con una percentuale tripla rispetto alle femmine. Nel Lazio si gioca una bella gara culinaria regionale tra "fettuccine" (28,9%), "bucatini all'amatriciana" (27,5%) e "rigatoni alla carbonara" (24,6%). Questi ultimi sono più graditi dagli uomini, le donne invece scelgono fettuccine e bucatini.
Passando alle pietanze, o secondi piatti, la "cotoletta alla milanese" vince (26,5%) in Lombardia, seguita dal "vitel tonnè" (20,5%), più apprezzato dalle donne tra i 25 e i 54 anni, invece l'ossobuco (17,9%) e la "cassoeula" (14,5%) sono preferiti dagli uomini.
In Campania domina la "pizza" (45,75), scelta da tutto il campione, senza eccezioni. Molto distanziata risulta la "mozzarella di bufala" (16,6%). Scendendo ancora più a Sud, i siciliani mettono al primo posto gli "involtini di pesce spada" (24%), scelti dalle donne tra i 25 e i 44 anni, a seguire la parmigiana (22,1%) e le "sarde a beccafico" (16,4%), indicate dagli over 45, forse perché i più giovani neppure le conoscono.
Nel Lazio non emerge un piatto su tutti, ma i più votati sono i "carciofi alla giudia" (17,5%), apprezzati soprattutto dalle donne, l'abbacchio alla cacciatora (16%), scelto in particolare da uomini sopra i 55 anni (ai giovani non piace quasi per nulla). In Emilia-Romagna svetta il "prosciutto crudo di Parma" (34,4%), ma si piazza bene anche il "parmigiano reggiano" (22,6%).
Durante l'indagine si è cercato anche di capire i comportamenti e le abitudini rispetto alla cucina tradizionale: meglio a casa o fuori? Il 43 per cento dei siciliani intervistati ha dichiarato di mangiare a casa molto spesso (almeno due volte a settimana) gli antipasti. Vanno "fuori" in quasi 30 su cento. La percentuale del consumo domestico sale al 72,2 per i primi piatti.
Molto più casalinghi risultano i napoletani (82,5%) che mangiano a casa molto o abbastanza spesso (almeno due volte al mese) i secondi piatti. Nel Lazio c'è la più alta percentuale (37) di consumatori di antipasti "fuori", i quali invece per i primi si rifugiano (65.5%, particolarmente donne) tra le mura casalinghe, mentre i secondi sono meglio "fuori" per il 29,6% degli intervistati.
Per i lombardi che, stando alla ricerca, sembrano i cittadini meno affezionati alla cucina regionale, è preferibile quello che viene preparato a casa: va a mangiare "fuori" circa il 20,5 degli intervistati.
Ritorna la tradizione in Emilia-Romagna dove consuma molto o abbastanza spesso i primi il 73,4% del campione. Per i secondi la percentuale sale al 79,4, anche se al 30,4% piace mangiare fuori casa i tortellini in brodo.
vendredi 13 mars 2009

Fournisseurs AVPN


Nutras
Hot Dry Delivery
Minas Forno
Forni Ceky
Sokan
Italforni
Denti Flours
Del Prete Legnami
Cediform
Molino Spadoni
Marana Forni
Cosma
Molini Fagioli
Guestplan
ITS
Molino Quaglia
Salumificio MEC Palmieri
Latteria Sorrentina
San Benedetto
Olitalia
Diamond
Gianni Acunto Ovens
Farinera Coromina
Mecnosud
La Valle
Perteghella
Jungle Juice
Ferrara Forni
La Fiammante
Dallagiovanna
Rovagnati
Acetaia Bellei
Effeuno
SudForni
Grassi
Resto Italia
MP Forni
Marra Forni
KBirr
Fritturista - Oleificio Zucchi
Manna Forni
Izzo Forni
Inpact
Polselli
Goeldlin Collection
Forno Santo
MAM Forni
Rossogargano
Ooni
Sorì Italia
Effedue
Domino
Castello di Solfagnano
Gargiulo
Napoli Caffè
Molino Naldoni
Euroiovine
Sunmix
VTKFUL
Flo.it - Woody Briketts
Tecnomac
Spigadoro
Authentico
Ciao Pomodoro
Caputo
Valoriani
Zanolli
Gi.Metal
Rega - Strianese
Matese Funghi
GLDM Food Concept
Cirio
Agugiaro - 5 Stagioni
Solania
Frießinger Mühle
Robo - D'Amico
MIRA SUD
Vitella
Pasini
Ponticorvo
Molino Iaquone
Molino Piantoni
 
© Copyright 2025 Associazione Verace Pizza Napoletana | Tous les droits sont réservés
Siège Social: Associazione Verace Pizza Napoletana, Via Capodimonte 19a, 80131 Napoli, Italia - C.F./P.IVA: 07801000634
Siège d'organisation et école de formation: Via Capodimonte 19a, 80131 Napoli, Italia
Politique des données personnelles - Politique des cookies
Site protégé par reCAPTCHA: - Termes